Il controllo dimensionale
Dall’interno di un Laboratorio Prove, mi rendo conto che, sempre più spesso, una delle analisi richieste è il controllo dimensionale.
Questo tipo di test si può eseguire in un’infinità di modi diversi, che variano soprattutto in base alla geometria del campione ed alla possibilità – o meno – di distruggerlo e/o alterarlo.
Ecco che quindi avremo, principalmente:
– controlli distruttivi, mediante esame macroscopico o microscopico (e precedente preparazione di un provino);
– controlli non distruttivi, mediante varie analisi eseguite con microscopi (che possono essere ottici, digitali o 3D);
– ancora, raramente, rilievo dimensionale mediante calibro.
Certo, l’ultima analisi la può fare tendenzialmente chiunque e, all’interno di un Laboratorio accreditato, rappresenta solo una piccola informazione che si va ad aggiungere ai risultati degli ulteriori controlli svolti.
Ma torniamo a noi.
Non sempre questi tre controlli fanno al caso nostro: spesso, la geometria del campione in questione è troppo complessa per poter procedere con un’analisi non distruttiva, ma il cliente ti ha già detto che ha assolutamente bisogno di riavere il campione indietro, intatto.
Come fare quindi?
Ecco che, in questo caso, la Tomografia Industriale Computerizzata arriva in nostro soccorso.
COME FUNZIONA LA TOMOGRAFIA DIMENSIONALE
Grazie alla Tomografia Industriale Computerizzata (ICT) è possibile, infatti, eseguire rilevazioni di diverse quote, senza per questo dover distruggere il campione soggetto ad analisi.
È proprio in questo caso, quindi, che parliamo di Tomografia Dimensionale.
Grazie alla Tomografia Dimensionale, quindi, partendo dal disegno e dalle sue tolleranze, è possibile scansionare l’oggetto, per classificarlo in base alla sua reale dimensione e verificare se rientra – o meno – nel nominale.
Confronto tra dimensione reale e nominale durante l’analisi dimensionale eseguita con la Tomografia Industriale Computerizzata
Ovviamente, come sempre, c’è da fare attenzione.
Le quote ottenute dalla misurazione vengono definite “reali”.
Di conseguenza, senza un disegno di riferimento, non posso sapere se la misura reale ottenuta corrisponde al valore ideale o, invece, ad un valore vicino a quello ideale, che rientra comunque nelle tolleranze.
Ti faccio un esempio.
Se effettuo una misura, e come risultato ottengo 10 mm, ho due strade:
– La misura nominale era proprio 10±1 mm. Di conseguenza, il valore ottenuto è perfettamente nei parametri, e sarebbe andato bene anche se avessi ottenuto un valore di 9 o 11 mm;
– La misura nominale era 9±1. In questo caso, il valore reale ottenuto è ancora nei parametri, ma al limite.
L’unico modo per avere la certezza? Misurare diversi campioni ed effettuare una media.
Ancora, durante un controllo dimensionale mediante Tomografia Industriale Computerizzata, è sempre bene conoscere il “best fit”.
E per questo ti lascio ad un video di Elisabetta, in cui ti spiega cosa significa:
LE APPLICAZIONI DELLA TOMOGRAFIA DIMENSIONALE
Insomma, l’analisi dimensionale può essere svolta in molti modi diversi e, in alcuni casi, può anche portare a risultati curiosi.
Basti pensare ai “pentimenti d’arte”.
Certo, nel campo della Tomografia Industriale è sicuramente raro avere l’occasione di eseguire analisi su opere d’arte, ma non impossibile.
Ma torniamo a noi.
Con la Tomografia Computerizzata, e un’analisi molto simile a quella dimensionale, è possibile quindi analizzare opere d’arte e manufatti antichi, per scoprire tecniche di fusione, modalità di costruzione, intagli, deformazioni, inserti metallici e deterioramento dovuto a insetti o al tempo.
Ancora, come dicevo, è possibile scoprire i pentimenti d’arte, ripensamenti in corso d’opera che un artista mette in atto, mascherando la versione precedente.
Che dire.
Il grazie alla Tomografia Industriale Computerizzata è sicuramente possibile fare un grande numero di analisi, tra cui quella dimensionale.
Se hai bisogno di effettuare Tomografia Dimensionale sulla tua componentistica, chiama lo 0119370516, o scrivi a info@tomografiaindistriale.com.
Conoscerai subito il tuo Assistente Tecnico Personale, il tuo punto di riferimento all’interno del Laboratorio Prove, che ti aiuterà con ogni tua esigenza.
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