Come si passa dalla nuvola di punti dell’analisi tomografica alla ricostruzione puntuale delle immagini che permettono di guardare dentro un oggetto in 3D senza distruggerlo e mantenendo le immagini inalterate per sempre?

Questa è la classica domanda che si fa chi assiste a una analisi tomografica, cioè il passaggio dall’acquisizione di un grande numero di radiografie prese a varie angolazioni del campione investigato e nella loro successiva elaborazione mediante algoritmi matematici che permettono la ricostruzione delle slice, cioè delle sezioni trasversali dell’oggetto in analisi.

Il grande vantaggio della Tomografia Computerizzata è la possibilità di ottenere la ricostruzione 3D dell’intero volume di  un componente e procedere in qualsiasi momento a misurazioni e indagini della struttura interna, compiendo tagli virtuali del campione che però rimane inalterato, perché tutti i dati sono stati acquisiti tramite indagine non distruttiva mediante radiografie fatte su diversi angoli dell’oggetto investigato.

Le sezioni trasversali del campione in oggetto che si ottengono con la ricostruzione delle radiografie non vengono stampate su lastre come nella radiografia tradizionale, ma vengono convertite in formati digitali.

Questa conversione avviene secondo criteri non casuali ma che rispondono a degli standard ben precisi.

DICONDE è lo standard americano, a cui si conforma la maggior parte dei software di computed tomography commercializzati.


ASTM (American Society for Testing and Materials) definisce DICONDE come Digital Imaging and Communication in Nondestructive Evaluation (Produzione Immagini e Comunicazione nei Controlli non Distruttivi), ed è uno standard che consente gestione, condivisione, archiviazione e trasmissione di immagini digitali.
É basato sugli standard dell’American College of Radiology (ACR) e del National Electrical Manufacturers Association (NEMA), il DICOM (Digital Imaging and Communications in Medicine).

Gli standard DICONDE includono tutte le tecnologie ed i metodi di produzione immagini dei CnD, come tomografia ad infrarossi, ultrasuoni, radiografia e tomografia computerizzata, corrente parassita ed emissione acustica e li armonizza negli standard DICOM come modalità di acquisizione immagini uniche.
DICONDE è quindi:

  • Un dizionario che descrive la sintassi, gli attributi e gli elementi essenziali così che l’utente possa raccogliere, immagazzinare, archiviare, trasmettere e ricevere immagini informative in un modo universalmente compatibile;
  • Sicurezza, in quanto un’autenticazione viene richiesta nella comunicazione tra software conformi DICONDE;
  • Ricerca di immagini e studi per informazioni sulla parte, sulla tecnica, sull’utente e per stato dell’immagine;
  • Archiviazione e recupero a lungo termine, in quanto il sistema è sempre retrocompatibile;
  • Integrità dei dati, perché i pixel non cambiano mai;
  • Interoperabilità, grazie alla compatibilità tra venditori diversi.

L’esigenza primaria di condividere metodi unici di trattamento delle immagini digitali nasce in campo medico, quello dove c’è stata un primo importante sviluppo di tecniche diagnostiche radiologiche e tomografiche e si è poi diffuso in campo industriale, dove si è sviluppato lo standard DICONDE.

Nell’applicazione pratica dello standard DICONDE possiamo immaginare che un operatore addetto ai CND può avere svariate occasioni e diverse piattaforme/strumenti in cui gestisce immagini e informazioni digitali dei controlli che sta facendo:

  • Zone di diagnostica, dove il tecnico CND ha il compito di analizzare ed interpretare i dati;
  • Server dove le informazioni possono essere immagazzinate;
  • Sistemi di archiviazione che provvedono media stabili ed immuni agli effetti distruttivi delle interferenze elettro-magnetiche;
  • Plotter e stampanti che permettono al personale CnD di ottenere una copia fisica per un esame addizionale;
  • Siti remoti che potrebbero richiedere test aggiuntivi come invecchiamento ed usura degli strumenti nel tempo, permettendo comparazioni dirette tra originali e qualità successive dei beni.

Ecco un esempio pratico in campo aeronautico:

L’immagine di una saldatura è creata digitalmente. La saldatura è una zona critica dell’impianto idraulico che controlla l’abilità dell’aereo di decollare, manovrare ed atterrare.

Il personale CnD controlla l’immagine della saldatura ed approva il componente per l’utilizzo nell’assemblamento finale del velivolo.

L’immagine viene immagazzinata in un server, dove viene archiviata per i posteri e da dove può essere recuperata in caso di necessità, magari per un’eventuale revisione.

Una copia dell’immagine viene anche inviata all’acquirente attraverso una rete sicura e privata all’interno della quale il personale CnD può utilizzare l’immagine per compararla con altre immagini acquisite in seguito, magari per sapere quando sostituire un pezzo dopo significativa usura o rottura.

L’immagine dei tuoi campioni può essere creata, gestita, archiviata nello stesso modo.

Oggi indaghi all’interno dei tuoi oggetti, definisci misure, visualizzi difetti, controlli la completezza e la correttezza di componenti interni e hai la certezza che in qualsiasi momento tutti i dati che ricostruiscono il tuo oggetto verranno mantenuti, archiviati e trasmessi in maniera corretta anche in futuro, per qualsiasi necessità di indagine supplementare.

Se hai bisogno di eseguire indagini tomografiche sui  tuoi prodotti e vuoi la certezza di un centro conforme agli standard internazionali, tra cui anche ISO IEC 17025, la norma che detta i requisiti di competenza e imparzialità del laboratorio prove, chiama lo 011 9370516 o scrivi una mail a Contatti