COME SI FA AD AVERE REPORT DI TOMOGRAFIA IN 24 ORE?

Lo spiego in questo video, in cui parlo del segreto alla base del metodo MotivexLab.

MotivexLab è il laboratorio prove distruttive, controlli non distruttivi e tomografia industriale che ho creato insieme a Paolo Pollacino per dare risultati in 24 ore.

Alla base del sistema, come racconto anche nell’ultimo libro scritto con Pollacino “Tomografia industriale, viaggio alla scoperta dell’invisibile” ci sono i 3 pilastri MotivexLab:

  1. COMPETENZE: Qui si parla di competenze gestionali, tecniche e umane. Dall’accreditamento Accredia secondo ISO IEC 17025 alla certificazione NADCAP, specifica per il settore aerospazio. La strumentazione come la cabina tomografica Gilardoni da 450 KV, dotata di fuoco, micro fuoco e mini fuoco, con capacità di scansione di oggetti di grandi dimensioni fino a 500 Kg. Le competenze umane, sia dei tecnici di laboratorio certificati e sotto addestramento continuo, sia dell’Assistente Tecnico Personale che ti aiuta a risolvere i problemi
  2. VELOCITA’: La velocità che si realizza nella garanzia di report in 24 ore sulla tua scrivania, andando a velocizzare tutto ciò che c’è prima il test di laboratorio e tutto ciò che c’è dopo: accordi contrattuali, campionamento, accettazione del campione, scelta del metodo di prova, convalida dei risultati di prova, emissione del rapporto di prova, supporto nell’interpretazione dell’esito del test di laboratorio.
  3. UMANITA’ AUMENTATA: Eliminare tutti quei blocchi che in altre realtà inchiodano il sistema e rallentano l’emissione di un giudizio di conformità. Il sistema MotivexLab è basato su persone di alto livello di competenze tecniche ma non solo: hanno competenze relazionali, di ascolto, di comprensione che permettono al cliente di esprimere con chiarezza di cosa ha bisogno e di ottenere una risposta calibrata sulle sue esigenze, non solo pratiche ma anche emotive.

Vuoi ricevere gratis TOMOGRAFIA INDUSTRIALE, VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’INVISIBILE, l’unico libro in italiano che ti parla di tomografia industriale e di controllo dimensionale scritto da Elisabetta Ruffino e Paolo Pollacino, fondatori di MotivexLab? Vai su www.librotomografia.com e richiedi la tua copia.

ECCO COSA PENSA DEL LIBRO CHI LO HA GIÀ LETTO

Sono molto orgoglioso e felice di ricevere questo libro sulla Tomografia Industriale. Devo dire che è una sorpresa e sono molto contento della partnership che si è creata tra le nostre due aziende, e spero che questo sia l’esempio di collaborazione che può esserci tra le migliori eccellenze della tecnologia italiana, sia nell’ambito dei controlli che della fabbricazione degli impianti.

Davide Baratto, Direttore di Gilardoni S.p.a.

Elisabetta Ruffino, vi ringrazio di vero cuore per aver scritto un libro così intenso. Divulgare la scienza è un lavoro complesso e pieno di responsabilità, voi lo avete fatto egregiamente.

Joseph Anthony Miceli, Presidente di Officine Marchetti S.r.l.

Gentile Elisabetta,
mi scuso per il pesante ritardo nel rispondere e ringraziare del libro ‘Tomografia Industriale’. Finalmente l’ho letto.
Pasolini coniugava poesia e tecnica. Il ‘Pianto della scavatrice’ è una poesia bellissima.
Ogni crescita, anche per il bene, fa sanguinare.
Grazie ancora!

Andrea Toso, Head of Vehicle Dynamics & Performance di Dallara Group S.r.l.

DOVE NASCE IL METODO MOTIVEXLAB?

Da un pensiero profondo, elaborato nel corso di più di 20 anni di attività di laboratorio (MotivexLab nasce come MTC srl nel 1998) e che proverò a spiegarti qui di seguito.

Noi spesso siamo così innamorati del nostro metodo che corriamo il rischio di rimanere fermi sul nostro modo di operare senza verificare di volta in volta se è adatto al contesto in cui ci troviamo.
Quando io parlo di umanità aumentata, che è uno degli argomenti che mi interessano di più in questo momento, è proprio perché voglio far capire ai ragazzi che lavorano nei diversi settori del laboratorio MotivexLab che le caratteristiche peculiari dell’uomo, sono importantissime.

Soprattutto all’interno di un sistema estremamente normato, estremamente proceduralizzato come lo è un laboratorio accreditato ISO IEC 17025 e che ha intrapreso la certificazione NADCAP, l’uomo deve essere messo al centro.

Uomo Vitruviano

Tutta la forza del metodo MotivexLab nasce dal fatto che ci sono delle procedure molto rigide e conosciute da tutti che fanno sì che ognuno sappia quello che deve fare e di conseguenza, come nei pit-stop di Formula 1, si riescono ad eseguire tutte le operazioni del laboratorio in una modalità accelerata rispetto ad altri laboratori.

Quando si definiscono responsabilità chiare e modalità operative chiare, si fa sì che non ci siano quegli intoppi che invece caratterizzano altre realtà; ad esempio non si sa bene chi deve dare l’ok al test report, non si sa bene chi si deve prendere la responsabilità di emettere un giudizio di conformità, non si sa bene chi deve sostituire il collega quando non c’è, oppure come bisogna procedere in caso di non conformità o di semplici imprevisti, che devono essere gestiti seguendo delle procedure chiare.

Pit-stop

Allo stesso tempo, io non posso esimermi dal mettere il fattore umano come centrale nella scelta della soluzione ottimale, qualora la procedura sia troppo rigida rispetto al risultato che si vuole ottenere.

Mi è capitato spesso di trovarmi a collaborare con dei fornitori di servizi che erano assolutamente strutturati, e quindi avevano un metodo di lavoro molto chiaro, peccato che questo metodo di lavoro fosse assolutamente adatto e molto efficiente per il 90% delle aziende clienti, ma non si adattassero al MIO contesto, e ogni volta che io, con estrema tranquillità, cercavo di far capire che la soluzione proposta non era quella adatta, non c’era proprio la capacità di adattare quel metodo ottimo e strutturato alla mia esigenza specifica.

Questo adattamento non è ogni volta “inventare l’acqua calda” ma è, in un processo assolutamente ingegnerizzato, andare a mettere il valore aggiunto che solo l’interpretazione dell’uomo, l’intuito dell’uomo, la velocità di pensiero dell’uomo può creare.

Quindi questo valore aggiunto che io chiamo Umanità Aumentata, cioè il valore aggiunto che può creare una persona che è connessa con te, che alla fine si connette attraverso quella grandissima capacità di cui si parla molto che è la capacità di ascolto.

Ascolto che pochi fanno perché siamo innamorati del nostro metodo, siamo innamorati del nostro lavoro, siamo innamorati del contesto in cui lavoriamo nella maggior parte delle volte e alla fine non ascoltiamo ciò di cui ha bisogno il cliente.

Purtroppo però, la grande differenza noi la creiamo nel momento dell’imprevisto, nell’eccezionalità del dare una risposta che però diventa poi assolutamente frequente, quindi ho bisogno si di procedure, di metodi organizzati ma allo stesso tempo di lasciare quel 10% di libertà che è quello che crea davvero il valore aggiunto, quello che fidelizza i clienti, perché effettivamente gli vai a fornire un “piatto” (se vogliamo usare una metafora culinaria) che al 90% ha gli stessi ingredienti per tutti, ma che ha quel 10% di guarnizione, di presentazione che incontra effettivamente il gusto del cliente (o come nel caso di MotivexLab, risolve il problema del cliente).

L’ASSISTENTE TECNICO PERSONALE

Io vorrei che, in un mondo standardizzato, proceduralizzato, questo 10% rimanesse veramente la forza di ogni tipo di attività, sicuramente quello che in MotivexLab è stato dato in mano all’Assistente Tecnico Personale.

L’Assistente Tecnico Personale è:

TECNICO quindi lavora seguendo delle procedure. Ti ricordo che il laboratorio MotivexLab è un laboratorio accreditato ISO IEC 17025 dal 2006, quindi abbiamo tanti anni di esperienza in un sistema che ci ha aiutato a crescere, ci ha aiutato ad ampliare le nostre competenze, a dare garanzia di qualità dei risultati di prova,

ma allo stesso tempo è un ASSISTENTE, quindi qualcuno che ti assiste, per assisterti ti deve guardare, ti deve ascoltare, perché se no esegue semplicemente dei comandi per te e potrebbe farlo un robottino.

E poi è PERSONALE.
Personale vuol dire sia che è dedicato unicamente a te, ma è anche personale nel senso che è una persona, quindi ascolta te in quanto persona e si esprime lui in quanto persona. Questo lato umano, questa capacità di modulare la risposta al contesto, che è un contesto pratico ma è un contesto tecnico, ma è un contesto anche emotivo: l’ASSISTENTE TECNICO PERSONALE cerca di capire qual è la situazione, in che modo ti deve rispondere.

Alessandro, assistente tecnico personale

Alessandro, Assistente Tecnico Personale di MotivexLab

Chiaramente all’interno della competenza, della professionalità dell’Assistente Tecnico Personale ci sono vari modi di rispondere alla stessa domanda, in funzione veramente di chi fa la domanda e qual è la risposta che ci si aspetta di avere, che non è, come dico sempre, quello che uno vuole sentirsi dire, ma è quello di cui ha bisogno l’interlocutore in quel momento.

Facciamo un esempio:

  • io posso richiedere un’analisi tomografica per avere una risposta si o no, è conforme, non è conforme.
  • posso richiedere un’indagine tomografica perché ho messo a sistema che ogni tot pezzi faccio un controllo di tipo tomografico e quindi ho semplicemente bisogno di un pezzo di carta
  • oppure posso richiedere una scansione tomografica perché ho un contenzioso con un cliente, gli devo dare una risposta entro le 24 ore, come chiedono ad esempio tutte le case automobilistiche: in caso di contestazioni, la prima risposta va data entro 24 ore.

Chiaramente la stessa analisi, fatta per tre scopi diversi, quali verificare la conformità in caso di contenzioso, per sistemare la carta del sistema qualità e fare un controllo ordinario, oppure per avere una semplice risposta di conforme/non conforme quindi un controllo di routine, dà seguito ad un modo di agire completamente diverso.

Nel caso di una non conformità, di un contenzioso cliente fornitore, l’Assistente Tecnico Personale si sintonizzerà anche a livello emotivo sulla preoccupazione del cliente, su come è stato affrontato il processo, su quali sono i punti di forza, quelli di debolezza, per poter dare la risposta migliore; verrà data un’urgenza diversa rispetto a un controllo di routine.

Verrà chiesta anche in un modo diverso: un conto è recarsi in ospedale per fare un’analisi di routine, un conto è recarsi in ospedale perché si è in pericolo di vita.

Chiaramente le analisi sono le stesse, ma sarà molto diverso l’atteggiamento che ci aspettiamo abbia il medico, l’infermiere che ci accoglie. Spesso ad esempio questa cosa, in ambiente sanitario non si riscontra.
Io voglio invece che in MotivexLab, l’Assistente Tecnico Personale suoni allo stesso ritmo, alla stessa frequenza del cliente, per poi portarlo sulla frequenza corretta per risolvere il problema.
L’Assistente Tecnico Personale è una guida che aiuta a risolvere i problemi, proprio come un medico, che pur avendo le sue procedure, secondo me deve immedesimarsi e accompagnare nella maniera più funzionale sotto tutti i punti di vista, il cliente.
Si chiama capacità di ascolto, non l’ho inventata io, se ne parla tanto ma si fa poco, come tante cose, come non fumare, mangiare bene, etc.
Il nostro impegno in MotivexLab è quello di sforzarci ogni giorno, di essere effettivamente connessi in maniera naturale alla situazione, questo operare in un ambiente di Umanità Aumentata secondo me è importante, perché altrimenti continuiamo a dare risposte che non sono adatte al contesto, che alla fine non sono quelle che il cliente chiede.

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