Gilardoni SpA in visita da MotivexLab

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di ospitare presso Motivexlab Marco Taccani Gilardoni e Davide Baratto, rispettivamente CEO e COO di Gilardoni SpA.

Foto di gruppo in MotivexLab: da sinistra Davide Baratto, Elisabetta Ruffino, Paolo Pollacino e Marco Gilardoni
Le testimonianze di Marco Gilardoni e Davide Baratto

Nel corso della piacevole visita abbiamo avuto modo di ricordare la figura di Arturo Gilardoni, nonno di Marco, e sentire direttamente il racconto di alcuni aneddoti di vita familiare.
Siamo poi passati a ricordare la figura del nonno, non solo come grande scienziato e inventore, ma anche come grande uomo attento alla formazione dei giovani.
Arturo Gilardoni era quel tipo di uomo che dedica i libri ai giovani “seri e volenterosi” e ricorda a tutti che “Nessuno nasce maestro; con la buona volontà, lo studio e il lavoro, si può diventarlo.

Purtroppo non abbiamo una testimonianza video di Arturo Gilardoni, ma ho trovato una sua raccolta di consigli per i giovani volenterosi nel volume Defectologia o Controlli non distruttivi CND, Edito da Gilardoni SpA nel 1971.

Il Capitolo si intitola “Consigli per ricercatori, progettisti, tecnici di CND

I consigli di Arturo Gilardoni

8.1.1 Cinque sensi  – primi strumenti

Utilizzare per primi i preziosi strumenti che ci ha dato Madre Natura

8.1.1.1 Vista

Abituarsi a stimare grandezze e dimensioni.

Esercitandosi un poco, visionando pezzi e stimandone le dimensioni (poi controllare col metro e col calibro) si riesce facilmente a valutare a vista, con notevole precisione, grandezze dal decimo di millimetro al metro, e più.

(…)

Temperature dai 700° in sù si valutano abbastanza bene, osservando l’incandescenza: rosso appena visibile: ca 700°, bianco: 1500°, bianco abbagliante 2000°.

8.1.1.2 Tatto 

Abituarsi a stimare pesi, forze meccaniche (molle ecc.) esercitandosi con pezzi poi controllati alla bilancia. Con un po’ di esercizio si riesce a valutare bene manualmente anche i pesi. Con le dita si valutano anche le temperature: a 40-60°si possono tenere le dita a contatto di parte solide; a 60-80° si possono toccare solo per qualche istante; a 100° e oltre toccati a colpetti con dita bagnate di saliva friggono per evaporazione d’acqua, a 200-300° si sente odore di bruciaticcio del pulviscolo atmosferico.

Il tatto è prezioso anche per verificare lo stato di lavorazione dei pezzi, ondulosità, gobbe, deformazioni ecc.

8.1.1.3 Udito

Il suono, i rumori sono preziosi nella rivelazione di difetti, caratteristiche ecc.

(..)

8.1.1.4 Olfatto 

L’odore è pure un rilevatore di difetti, caratteristiche ecc. Materiali in sovrariscaldamento emettono odori caratteristici. In gergo elettrotecnico si dice che “si sente odore di ampèr” e nei trasformatori AT di “olio bruciato” da effluvi, scariche, cattivi contatti ecc.

Identificazione di materiali organici di diversa specie come plastiche, isolanti ecc. si effettua bruciandone una piccola parte e annusando.

8.1.1.5 Gusto

La lingua è utile nella rilevazione e valutazione delle proprietà chimiche dei materiali.

Ad esempio bagnando la punta di un dito nello sviluppo e nel fissaggio e toccandolo con la lingua si identifica e si valuta grosso modo l’efficacia dei bagni. Con questo semplice metodo si possono risolvere problemi di camera oscura. ovviamente appena eseguiti questi… “esami organolettici ” bisogna sputare e sciacquare la bocca.

8.1.2 Altri strumenti

Chi sa il “mestiere” in genere risolve i problemi tecnici con strumenti semplici e cioè con:

  1. i cinque sensi;
  2. un Tester volt-ampermetrico per corrente continua e alternata;
  3. un complesso dosimetrico (…);
  4. una torcetta con pila e prese per puntali prova circuiti;
  5. un piccolo geiger (…);
  6. un pizzico di buon senso e spirito di osservazione si risolvono quasi tutti i problemi radiologici elettrici ed elettronici.

(..)

8.1.3 Ricerca – Progettazione – Costruzione

8.1.3.1

Sono giochi da grandi molto simili ai giochi dei bambini. Il Ricercatore – Progettista – Costruttore deve avere grande fantasia e grande entusiasmo (come i bambini), gusto di creare ( come gli artisti) ed essere modesto (come i santi).

Citazione dal libro di Arturo Gilardoni

8.1.3.2

Affinare lo spirito di osservazione, di correlazione e di informazione (Riviste, Libri, Pubblicazioni, Cataloghi), la sensibilità ed il “fiuto” utilizzando bene i 5 sensi.

8.1.3.3

Orientarsi sempre verso la semplicità. Madre Natura è semplice: se mai sono gli uomini che la complicano. Abituandosi a pensare e lavorare con semplicità si risolvono meglio e più facilmente i problemi.

8.1.3.4

Ricordarsi che trovata una soluzione ne esistono in genere altre 10 più semplici, più efficienti, più sicure e meno costose.

8.1.3.5

Ricordarsi di fronte ad un difetto di cercare di eliminare il difetto noto anziché cambiare radicalmente perché altrimenti si crede di eliminare il difetto noto e se ne introducono 10 incogniti.

8.1.3.6

Se un elemento costruttivo dà noia, anziché montare altre sovrastrutture, pensare dapprima ad eliminarlo: molte volte  in questo modo si risolve brillantemente il problema. Ricordarsi che un pezzo eliminato non si guasta mai.

8.1.3.7

La costruzione non è fatta per la propria officina di produzione. pensare all’utilizzazione dell’acquirente, alla facilità di montaggio, smontaggio, imballo, trasporto, riparazione.

8.1.3.8

Pensare anche al costo. I buoni progettisti e costruttori realizzano a costi contenuti. Domandarsi sempre: se dovessi pagare di tasca mia come lo farei?

8.1.3.9

Non soffermarsi sull’estetica ma sulla funzionalità. Una costruzione funzionale è sempre estetica.

(…)

8.1.3.13

Un buon ricercatore – sperimentatore non “giostra” intorno al problema poco conclusivamente, ma con 3-4 colpi di avvicinamento raggiunge presto l’obiettivo. Non puntare inizialmente alla precisione ma sull’ “ordine di grandezza“. Se sarà necessario si farà l’affinamento in seguito.

(…)

8.1.4 Ordine e organizzazione – Scarica memoria

8.1.4.1

L’ordine e l’organizzazione sono alla base del progresso moderno. L’ordine si inizia alla propria scrivania , al proprio banco di lavoro.

8.1.4.2

L’ordine cerebrale cioè l’abitudine a classificare con metodo le cognizioni, i fatti, ecc. nell’archivio cerebrale è molto importante.

8.1.4.3

La memoria per quanto buona ha dei limiti e deve essere aiutata da note scritte. Fidarsi della memoria “aerea” (cioè senza scritti ) è presunzione da superficiali. Perciò è molto utile lo “scarica-memoria” cioè un piccolo notes tascabile da portarsi sempre addosso per fissare immediatamente qualsiasi idea, impegno, ecc.

8.1.4.4

Scadenzarsi sempre gli impegni e cancellarli a impegno evaso. Scadenzare anche quello che ci devono dare o fare gli altri, invitando anche loro a fare altrettanto.

E’ stato molto bello ricordare Arturo Gilardoni, e credo che i suoi insegnamenti siano fondamentali oggi e lo saranno anche domani.

In un mondo in cui l’intelligenza artificiale pare debba sostituire l’uomo, l’uomo sarà tanto meno sostituibile tanto più sarà in grado di valorizzare le sue doti umane.

E il tecnico di CND e di tomografia, tanto più sarà in grado di affiancarsi con i suoi 5 sensi e con il buon senso alle tecnologie sempre più intelligenti e performanti, tanto più riuscirà ad essere un buon tecnico che aiuta a risolvere problemi in ambito reverse engineering, controllo qualità, additive manufacturing e failure analysis.

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